L’assessore ai servizi sociali Simone Magistri ha ritenuto opportuno intervenire in merito all’articolo apparso ieri sul quotidiano on line il Tirrenico dal titolo “La morte silenziosa di Giovanni Salmeri e i servizi sociali comitati elettorali”.
“Nonostante lo scrivente, al pari di tutto l’ufficio dei servizi sociali, non ami perdere il proprio tempo appresso a inutili polemiche, essendo impegnato ogni giorno ad operare sul campo e con i fatti al servizio dei più deboli – esordisce l’esponente della giunta Midili mi trovo costretto, mio malgrado, a dover smentire categoricamente le affermazioni non rispondenti al vero diffuse sul predetto quotidiano. Il povero Giovanni non è morto di inedia, di povertà o di solitudine, ma è stato vittima della crudeltà umana. La correlazione tra la morte di Giovanni e l’asserita e non provata incompetenza ed inerzia dell’ufficio dei servizi sociali del Comune risulta del tutto priva di fondamento e ignora parimenti l’immane lavoro svolto ogni giorno dagli operatori per il contrasto alla povertà ed all’emarginazione sociale. Il riferimento è ovviamente alle numerose misure ed iniziative messe in campo al servizio dei più deboli dall’Assessorato che ho l’onore di presiedere.
Dall’assistenza domiciliare ad anziani e disabili al servizio di assistenza sociale ed educativa domiciliare rivolto a tante famiglie in stato disagio economico e/o sociale, dai numerosi progetti per l’inclusione, l’integrazione sociale ed il reinserimento lavorativo delle categorie “fragili” fino alle iniziative di assistenza sociale ed economica destinate alle famiglie in stato di difficoltà, solo per citare le principali.
Ed è proprio in questo contesto – prosegue Magistri – che si inserisce l’iniziativa, contestata nell’articolo in questione, dei buoni spesa per la famiglie bisognose ed indigenti. Un’iniziativa posta in essere in esecuzione di un’ordinanza del capo del dipartimento della protezione civile a cui è stata data la massima diffusione e pubblicità sul sito istituzionale dell’ente e di cui sono state informate tutte le associazioni di volontariato e le parrocchie milazzesi assieme alle quali l’assessorato sta facendo di tutto in questo difficile momento per aiutare i bisognosi e gli indigenti.
Affermare dunque, senza nessun riscontro, che il bando in questione è solo un strumento elettorale è non solo un’offesa gratuita per l’ufficio che sta portando avanti l’iniziativa non risparmiandosi e senza guardare all’orologio, ma soprattutto per tutti quei soggetti deboli, fragili ed emarginati a cui la misura è rivolta. Non ritengo di dover aggiungere altro, se non la profonda amarezza per le affermazioni non rispondenti al vero contenute nel predetto articolo, che, lungi dall’unire la comunità milazzese a sostegno dei più deboli come l’attuale momento storico richiederebbe, hanno il solo scopo di gettare genericamente ombre su un servizio che nulla ha a che vedere con la morte del povero Signor Salmeri”.